1° Criterio/fattore di qualità - ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE
“Fornisce garanzia di buona qualità della assistenza socio-sanitaria, una gestione della organizzazione sanitaria che governi le dimensioni più fortemente collegate alla specifica attività di cura e assistenza in un’ottica di miglioramento continuo”
Per corrispondere a tale criterio, ogni struttura che eroga prestazioni in regime ospedaliero dovrà documentare che siano soddisfatti i requisiti che evidenziano:
1.
Modalità di pianificazione, programmazione e organizzazione delle attività
di assistenza e di supporto;
2.
Programmi per lo sviluppo di reti
assistenziali
3.
Definizione delle responsabilità;
4.
Modalità e strumenti di gestione delle informazioni (sistemi informativi,
documenti e dati);
5.
Modalità e strumenti di valutazione della qualità dei
servizi;
6.
Modalità di prevenzione e gestione dei
disservizi.
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SI |
NO |
Parzialmente |
Non
pertinente |
Evidenze | |
Fattore/ criterio 1 |
Fornisce
garanzia di buona qualità della assistenza socio- sanitaria, una
gestione della organizzazione sanitaria che governi le dimensioni
più fortemente collegate alla specifica attività di cura e
assistenza in una ottica di miglioramento
continuo |
X |
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da fornire in totale 42 ev. |
Requisito 1.1 |
Modalità
di
pianificazione,
programmazione
e organizzazione
delle attività di assistenza e di
supporto |
X |
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da fornire 9 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria |
X |
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Fase 1: Documenti di indirizzo e
pianificazione |
a) L’organizzazione ha definito,
approvato e diffuso:
n
un documento in
cui sono chiaramente identificati la visione, la missione e i valori
dell’organizzazione;
n
una politica di
riferimento per una
gestione secondo criteri
di eticità, a garanzia dell’erogazione di assistenza sanitaria nel
rispetto di norme legali, etiche, finanziarie e
commerciali e a tutela
del paziente e dei suoidiritti;
n
un
piano strategico,
redatto in
accordo con
gli indirizzi
regionali, che si basi sull’analisi dei bisogni e/o
della domanda di
servizi/prestazioni del territorio e preveda
il coinvolgimento
delle direzioni, del
personale e altri portatori di interesse
(il piano strategico
deve essere aggiornato almeno ogni 3
anni);
n
un
piano annuale delle
attività, gli obiettivi di budget, di attività e di qualità per
ciascuna Unità Operativa Complessa di assistenza e di
supporto; |
X
X
X
X
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Fase
2:
Implementazione |
a)
Vi è evidenza
dell’applicazione della
politica per una gestione della
struttura sanitaria secondo
criteri di eticità e che
tale politica supporti
il processo decisionale;
b)
esiste evidenza
dell’esplicitazione da parte
della Direzione a tutte le articolazioni organizzative
interessate degli obiettivi e delle funzioni ad esse
assegnate;
c)
l’organizzazione
sviluppa relazioni con altre organizzazioni e servizi territoriali
per il raggiungimento degli obiettivi strategici e organizzativi ed
esiste evidenza delle relazioni implementate (es. verbali degli
incontri
effettuati). |
X
X
X |
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Fase
3:
Monitoraggio |
a)
L’organizzazione
monitora e verifica
l’attuazione del piano strategico e dei piani annuali attraverso la
elaborazione e la
condivisione dei dati derivanti dagli indicatori ed il monitoraggio
dello stato di avanzamento dei
progetti;
b)
l’organizzazione
documenta che le articolazioni organizzative vengano valutate in
relazione ai loro sforzi
per l’implementazione del piano strategico e
dei piani annuali e
sulla base del
raggiungimento dei risultati definiti dagli obiettivi di budget,
attività, qualità e costi. Tale
valutazione viene
effettuata tramite
l’elaborazione e
la trasmissione di report periodici ai responsabili
delle Unità Operative ed
attraverso un monitoraggio costante e periodico
delle attività,
della qualità e dei
costi attraverso procedure e indicatori per misurare il grado di
raggiungimento degli obiettivi specifici e dei
risultati;
c)
vi è evidenza
della revisione
periodica del piano strategico e
dei piani
annuali sulla
base degli
indirizzi
regionali e
sulle indicazioni provenienti dal personale operante nella
struttura, dai
rappresentanti della comunità di
riferimento e dalle
associazioni di tutela dei
pazienti;
d)
i risultati del
monitoraggio delle
attività vengono condivisi, attraverso modalità definite,
all’interno e all’esterno dell’organizzazione (direzione,
personale,
territorio, organizzazione di
cittadini). |
X
X
X
X |
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Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base
delle analisi
effettuate, la Direzione
individua e implementa specifiche azioni per
migliorare l’efficacia
del piano strategico e del piano annuale
delle attività
individuando specifiche focus area
a livello di
Direzione e di singola unità organizzativa. La Direzione effettua
una valutazione delle
priorità, individua e implementa specifiche azioni per
il miglioramento
della qualità
delle attività di
assistenza e supporto; controlla, inoltre, che le azioni intraprese
abbiano raggiunto i risultati
desiderati. |
X |
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Fattore/ criterio 1 |
Fornisce
garanzia di buona qualità della assistenza socio- sanitaria, una
gestione della organizzazione sanitaria che governi
le dimensioni
più fortemente
collegate alla
specifica attività di cura e assistenza in una ottica di
miglioramento
continuo |
X |
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Requisito 1.2 |
Programmi per lo sviluppo di
reti assistenziali |
X |
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da fornire 9 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria |
X |
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Fase 1: Documenti di indirizzo e
pianificazione |
a)
L’organizzazione ha definito, formalizzato e diffuso documenti di
indirizzo (protocolli, linee-guida, procedure, programmi di ricerca
e formazione) che:
n
descrivano i
collegamenti funzionali ed il funzionamento
delle reti assistenziali
che vedono l’integrazione tra struttura sanitaria e territorio
(residenzialità, semi residenzialità, domiciliarità) e promuovano
modelli di continuità garantendo costante e reciproca comunicazione
e sviluppando specifici percorsi assistenziali
in grado di garantire
la continuità
assistenziale per i pazienti anche in collegamento con
le strutture socio
sanitarie;
n
descrivano il
funzionamento di reti di cure palliative e di terapia del dolore per
il paziente adulto e pediatrico in attuazione
della legge 15 marzo
2010 n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure
palliative e alla terapia
del
dolore”. |
X
X
X |
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Fase
2:
Implementazione |
a)
Sono attuati
specifici percorsi assistenziali
in grado di garantire
la continuità
assistenziale per i pazienti, all’interno
delle reti assistenziali
integrate, della rete di
emergenza-urgenza (traumi, ictus, infarto, ecc.),
delle reti di cure
palliative e di terapia del dolore per il paziente adulto e
pediatrico, anche in collegamento con le strutture socio
sanitarie;
b)
sono state
definite modalità tecnico-organizzative (strumenti ICT disponibili
di teleconsulto e telemedicina
nelle sue varie
modalità) finalizzate a consentire l'integrazione socio sanitaria ed
a sostenere forme
innovative di domiciliarità
ed è prevista la mobilizzazione di
personale
qualificato ai
fini
del massimo
orientamento al
paziente delle attività
assistenziali;
c)
l’organizzazione
partecipa alla realizzazione di reti tra centri regionali, nazionali
ed internazionali, con eguale
livello di competenza,
in particolari ambiti quali le
alte
specialità e le malattierare. |
X
X
X |
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Fase
3:
Monitoraggio |
a)
La
direzione
effettua un’analisi
dei dati
sulla
realizzazione e il
raggiungimento degli obiettivi
della struttura all’interno
delle reti
assistenziali, della rete di emergenza-urgenza,
delle reti di cure
palliative e di terapia del dolore per il paziente adulto e
pediatrico e sul grado di partecipazione alla realizzazione di reti
tra centri regionali, nazionali ed internazionali in particolari
ambiti quali le alte
specialità e le malattie rare, e valuta
la corrispondenza tra
quanto
pianificato e attuato. |
X |
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Fase
4:
Miglioramento della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate, la Direzione effettua una valutazione delle
priorità, individua e implementa specifiche azioni per il
miglioramento della qualità del sistema delle reti assistenziali,
delle reti di cure palliative e di terapia del dolore per il
paziente adulto e pediatrico e delle reti tra centri regionali,
nazionali ed internazionali in particolari ambiti quali le alte
specialità e le
malattie rare;
controlla, inoltre, che
le
azioni
intraprese
abbiano raggiunto
i risultati
desiderati. |
X |
|
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Fattore/ criterio 1 |
Fornisce
garanzia di buona qualità della assistenza socio- sanitaria, una
gestione della organizzazione sanitaria che governi le dimensioni
più fortemente collegate alla specifica attività di cura e
assistenza in una ottica di miglioramento
continuo |
X |
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Requisito 1.3 |
Definizione delle
responsabilità |
X |
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da fornire 6 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria |
X |
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
Sono
presenti, sono
stati
formalizzati, approvati
e diffusi
nel sistema
aziendale documenti
che descrivono
la struttura
di governo dell’organizzazione, gli strumenti e documenti di
delega delle responsabilità, i processi e le relative responsabilità
clinico- organizzative, le modalità di valutazione
delle performance
dei vari
responsabili e
dirigenti, insieme ai relativi
criteri di valutazione. |
X
|
|
|
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|
Fase
2:
Implementazione |
a)
Vi è
evidenza della
comunicazione della struttura di governo, da parte
della Direzione,
all’intera organizzazione;
b)
sono definiti
membri, periodicità
degli incontri e modalità di lavoro degli organi di
governo/commissioni e vi è evidenza dei verbali,
delle decisioni,
delle
azioni individuate dagli stessi e della loro implementazione. |
X
X |
|
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Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Viene effettuata
e documentata la
valutazione periodica della
performance clinico-organizzativa dei vari responsabili e
dirigenti - performance del dipartimento, dell’unità operativa o del
servizio e vi è evidenza della
revisione periodica dei processi, delle attività e
delle relative
responsabilità da parte della
Direzione;
b)
vi è evidenza di
una valutazione dell’efficacia
dell’organizzazione,
delle commissioni e degli organi di governo,
delle responsabilità
e degli strumenti di delega da effettuare periodicamente ed
ogni qualvolta si presenti un cambiamento significativo
nell’organizzazione e
nell’erogazione dei servizi della
struttura. |
X
X |
|
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Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate e dei risultati annuali raggiunti, la Direzione e
i singoli dirigenti effettuano una valutazione delle priorità,
individuano e implementano specifiche azioni per il miglioramento
della qualità dei processi, dell’organizzazione, delle
responsabilità e del sistema di delega; controllano, inoltre, che le
azioni
intraprese abbiano raggiunto i
risultati desiderati. |
X |
|
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|
Fattore/ criterio 1 |
Fornisce
garanzia di buona qualità della assistenza socio- sanitaria, una
gestione della organizzazione sanitaria che governi le dimensioni
più fortemente collegate alla specifica attività di cura e
assistenza in una ottica di miglioramento
continuo |
X |
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Requisito 1.4 |
Le modalità
e gli strumenti di gestione delle informazioni (sistemi informativi
e dati) |
X |
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da fornire 7 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria |
X |
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a) La Direzione
ha definito e approvato un documento in cui sono descritte le
caratteristiche dei sistemi informativi, in coerenza con gli
orientamenti strategici e le necessità dell’organizzazione tali da
garantire il monitoraggio di specificheattività:
n
la tracciatura
dei dati sanitarie la trasmissione
delle informazioni sia
di carattere gestionale che
sanitario;
n
il
supporto alle attività di pianificazione e
controllo;
n
il contributo al
debito informativo verso il Ministero della Salute (NSIS) e verso
gli organi regionali;
n
la
trasparenza e l’aggiornamento sistematico
delle liste di attesa;
n
l’erogazione di
informazioni tempestive e trasparenti
sulle prenotazioni
delle prestazioni
sanitarie.
a) L’organizzazione ha definito e
approvato:
n
procedure e
linee guida per la
gestione della sicurezza
nell’accesso ai dati e tenuta dei dati, ivi compresa la
loro integrità, nel
rispetto e in ottemperanza alla legislazione e alla normativa
vigente in materia di privacy, riservatezza e sicurezza delle
informazioni sia per gli aspetti amministrativi che
sanitari;
n
un programma di
attività e i criteri per
la valutazione della
qualità delle
informazioni e dei dati in termini di affidabilità,
accuratezza e
validità sia
per quelli
provenienti da
fonti interne
che per
quelli provenienti
da fonti
esterne;
n
una procedura di
emergenza per il ripristino
delle informazioni in caso di danneggiamento del sistema ed
un piano di contingenza per garantire continuità assistenziale anche
in caso di prolungato
malfunzionamento del
sistema
informativo. |
X
X
X
X
X
X
X
X
|
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|
|
Fase
2:
Implementazione |
a) Vi è evidenza
della integrazione dei sistemi informativi al fine di:
n
documentare la
tracciatura dei dati sanitari e la gestione e la trasmissione
delle informazioni sia
di carattere gestionale che sanitario;
n
raccogliere i
dati per il supporto alle attività di pianificazione e
controllo;
n
collaborare al
debito informativo verso il Ministero della Salute (NSIS);
n
garantire la
trasparenza e
l’aggiornamento
sistematico
delle liste di
attesa;
n
garantire
informazioni
tempestive e
trasparenti
nella prenotazione
delle prestazioni
sanitarie.
·
Le
Direzioni dei dipartimenti e il personale sono stati formati
e applicano
le
procedure e
le
linee
guida per
la
gestione
della sicurezza e
riservatezza di informazioni e dati, ivi compresa
la loro integrità, nel
rispetto e in ottemperanza alla legislazione e alla normativa
vigente in materia e lavora in
accordo con quanto previsto dalle
stesse. |
X
X
X
X
X
X |
|
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Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è
evidenza di una valutazione annuale e
documentata:
·
dell’adeguatezza
dei sistemi informativi nel soddisfare le necessità
dell’organizzazione e nel supportare l’erogazione di prestazioni e
servizi di qualità;
·
della
trasparenza delle
informazioni e dell’effettivo aggiornamento sistematico delle liste
di attesa e delle
prenotazioni delle
prestazioni sanitarie;
·
dell’applicazione
delle
procedure e
delle
linee
guida per la gestione
della sicurezza e riservatezza di informazioni e dati, ivi
compresa la loro integrità, nel rispetto e
in ottemperanza alla
legislazione e alla
normativa vigente
in materia,
sia per
gli aspetti
amministrativi che
sanitari.
b)
L’organizzazione
monitora la qualità delle
informazioni e dei dati in termini di affidabilità,
accuratezza e validità
sia
per quelli provenienti da fonti
interne che per quelli provenienti da fonti esterne. |
X
X
X
X |
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Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate, la Direzione effettua una valutazione delle
priorità ed individua e implementa specifiche azioni per il
miglioramento della qualità dei sistemi informativi, della sicurezza
nell’accesso ai dati e tenuta dei dati, ivi compresa la loro
integrità, affidabilità, riservatezza, sicurezza, accuratezza e
validità (sia per quelli provenienti da fonti interne che per quelli
provenienti da fonti esterne) e ne valuta la corretta applicazione
nel rispetto e in ottemperanza alla legislazione e alla normativa
vigente in materia. |
X |
|
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Fattore/ criterio 1 |
Fornisce
garanzia di buona qualità della assistenza socio- sanitaria, una
gestione della organizzazione sanitaria che governi le dimensioni
più fortemente collegate alla specifica attività di cura e
assistenza in una ottica di miglioramento
continuo |
X |
|
|
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Requisito 1.5 |
Le
modalità e
gli strumenti
di valutazione
della qualità
dei
servizi |
X |
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da fornire 7 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria |
X |
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
Vi è
evidenza della
formalizzazione e
diffusione:
·
di un programma e
di procedure (strumenti, modalità e tempi) per
la valutazione degli
esiti, della qualità
delle prestazioni e dei
servizi all’interno dei dipartimenti/articolazioni organizzative che
includa la definizione
di standard di prodotto/percorso organizzativo e dei relativi
indicatori di valutazione
(volumi, appropriatezza, esiti, ecc).
Il monitoraggio deve
includere almeno: i) qualità clinica,
ii) qualità
organizzativa, iii)
qualità percepita;
·
delle
responsabilità relative alla
valutazione delle
prestazioni e dei
servizi. |
X
X |
|
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Fase
2:
Implementazione |
a)
Le attività di
valutazione degli esiti e della
qualità delle prestazioni e dei servizi all’interno dei
dipartimenti/articolazioni organizzative sono documentate (es.: la
presenza di report quantitativi o qualitativi sulla qualità dei
servizi) con periodicità almeno annuale e vi è evidenza
della partecipazione del
personale a tali
attività;
b)
vi
è evidenza
che
l’organizzazione ha
comunicato i
risultati delle
valutazioni ai livelli
adeguati ed ha attivato il
confronto con le parti interessate (es: diffusione di report
sulla qualità dei
servizi erogati, sia all’interno
della struttura/Azienda
sia all’esterno
e in
particolare
all’utenza);
c)
vi è evidenza
nelle strutture/aziende
sanitarie dell’impiego
di strumenti di valutazione scientificamente riconosciuti quali
audit
clinico,
misurazione di
aderenza alle
linee
guida, verifiche
specifiche quali controlli di qualità e
verifiche esterne di
qualità, mortality&morbility
review;
d)
i pazienti e
le organizzazioni di
cittadini sono incoraggiati a fornire giudizi sulle cure ricevute e
vi è evidenza della loro
partecipazione alla valutazione
della qualità dei
servizi. |
X
X
X
X |
|
|
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|
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza del
controllo e dell’adeguamento periodico del sistema di valutazione
della qualità del
servizio in maniera tale da garantire
la validità e
l’affidabilità di tutte le
misure nel tempo e delle
strategie di comunicazione dei
dati. |
X |
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|
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|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base dei
dati derivanti dalla valutazione delle prestazioni e dei servizi, la
Direzione effettua una valutazione delle priorità, ed individua e
implementa specifiche azioni per il miglioramento delle performance
(vedi requisito 7.1). Vi è evidenza dell’efficacia delle
azioni correttive eventualmente
messe in atto. |
X |
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|
Fattore/ criterio 1 |
Fornisce
garanzia di buona qualità della assistenza socio- sanitaria, una
gestione della organizzazione sanitaria che governi le dimensioni
più fortemente collegate alla specifica attività di cura e
assistenza in una ottica di miglioramento
continuo |
X |
|
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Requisito 1.6 |
Le modalità di prevenzione e
di gestione dei disservizi |
X |
|
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|
da fornire 7 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria |
X |
|
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
L’organizzazione
ha definito
e approvato
procedure/attività per la raccolta, la tracciabilità,
l’analisi dei disservizi, la comunicazione verso l’esterno e
la predisposizione
dei relativi piani di
miglioramento;
b)
l’organizzazione
ha pianificato l’attività di analisi dei principali
processi per
l'individuazione
delle
fasi
nelle
quali è possibile che si
verifichino disservizi (ad es.: errori, ritardi,
incomprensioni tra operatore e
utente). |
X
X |
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
a)
Vi è evidenza
della messa in atto di un processo di comunicazione
esterna
alimentato anche
dalle
informazioni provenienti dai cittadini attraverso la gestione delle
segnalazioni e dei
reclami;
b)
vi è evidenza
delle attività di
analisi dei principali processi per l'individuazione
delle fasi nelle quali è
possibile che si verifichino
disservizi (ad es.:
errori, ritardi,
incomprensioni
tra operatore e utente). |
X
X |
|
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è
l’evidenza di un’attività di
monitoraggio:
·
per verificare la
frequenza delle diverse
tipologie di disservizi all’interno
dell’organizzazione;
·
per
valutare l’efficacia della
strategia di comunicazione esterna. |
X
X |
|
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento della qualità |
a)
Vi è l’evidenza
di un processo documentato per l’individuazione, lo sviluppo e
il monitoraggio di
azioni correttive, preventive e di miglioramento finalizzate
all’eliminazione o alla riduzione
della ricorrenza del
disservizio;
b)
è
presente l’evidenza di
modifiche
apportate all’organizzazione derivate dalla valutazione dei
disservizi e della valutazione della loro efficacia. |
X
X |
|
|
|