2° Criterio/fattore di qualità - PRESTAZIONI E SERVIZI
“E’ buona prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance e della comunicazione con i pazienti ed i cittadini”
Per corrispondere a tale criterio, ogni struttura che eroga prestazioni in regime ospedaliero dovrà documentare che siano soddisfatti i requisiti che evidenziano:
·
La
tipologia delle prestazioni e dei servizi erogati
·
La
presenza di percorsi assistenziali che
comprendono:
·
Eleggibilità e presa in carico dei
pazienti
·
Continuità
assistenziale
·
Monitoraggio e valutazione
·
La modalità di gestione
della documentazione sanitaria che deve essere redatta, aggiornata,
conservata e verificata secondo
modalità specificate, al fine di garantirne la completezza rispetto agli
interventi effettuati; la rintracciabilità; la riservatezza
(privacy)
|
SI |
NO |
Parzialmente |
Non
pertinente |
Evidenze | |
Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance
e della comunicazione con i pazienti ed i cittadini |
X |
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da fornire in totale 35 ev. |
Requisito 2.1 |
Tipologia di prestazioni e di
servizi erogati |
X
|
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|
da fornire 4 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura
sanitaria e singola Unità Operativa Complessa coinvolta nella cura
del paziente |
X |
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
L’organizzazione
ha definito e approvatole linee guida per la
redazione, la
diffusione e
le modalità
di distribuzione
di una Carta dei Servizi che assicuri
la piena informazione
circa le modalità
erogative, i contenuti e la
capacità delle
prestazioni di servizio e gli impegni assunti nei confronti dei
pazienti e dei cittadini nonché la presenza di
materiale
informativo (multilingua) a
disposizione dell’utenza. |
X |
|
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Fase
2:
Implementazione |
a)
E’ presente e
viene diffusa la Carta dei Servizi e il materiale informativo è a
disposizione dell’utenza. |
X |
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Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza
della periodica rivalutazione da parte dell’organizzazione della
struttura della qualità delle informazioni contenute nella Carta dei
Servizi, della qualità del materiale informativo a disposizione
dell’utenza e delle modalità di diffusione e distribuzione, con
l’apporto delle associazioni di tutela dei cittadini,
dei pazienti e del volontariato. |
X |
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|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate la Direzione effettua una valutazione delle
priorità, individua e implementa specifiche azioni per il
miglioramento della qualità delle informazioni contenute nella Carta
dei Servizi e nel materiale informativo a disposizione degli utenti;
controlla, inoltre, che le azioni intraprese abbiano
raggiunto gli effetti desiderati. |
X |
|
|
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|
Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance
e della comunicazione con i
pazienti ed i cittadini |
X |
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|
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Requisito 2.2.1 |
Percorsi
assistenziali:
Eleggibilità e
presa in
carico dei
pazienti |
X |
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Campo d’applicazione |
Intera struttura
sanitaria e singola Unità Operativa Complessa coinvolta nella cura
del paziente |
X |
|
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
L’organizzazione ha definito, formalizzato e
diffuso:
·
i
criteri per
l’eleggibilità dei
pazienti;
·
le
responsabilità per la presa in carico/gestione dei pazienti;
·
le
linee guida e procedure
per la valutazione iniziale di ciascun paziente che comprenda, oltre
all’anamnesi e all’esame obiettivo, anche una valutazione dei
fattori fisici,
psicologici, sociali ed
economici, lo stato nutrizionale e funzionale, lo screening e
la valutazione del dolore e una valutazione dei bisogni per la
promozione della salute del
paziente;
·
i protocolli, le
linee guida e
le procedure per la
definizione e la gestione del percorso assistenziale dei pazienti
nelle diverse fasi della
malattia e nei diversi setting assistenziali (intra ed
extraospedalieri – vedi anche 1.2), basato sulla valutazione dei
bisogni dei pazienti e
sui risultati dei test
diagnostici;
·
le modalità e gli
strumenti per il trasferimento delle informazioni relative alla
valutazione e alla presa in carico all’interno del processo di
cura;
·
un
documento in cui sono
identificati le modalità e gli strumenti per l'attuazione di una
politica per la |
X
X
X
X
X
X |
|
|
|
|
promozione della
salute, con lo scopo di migliorare i risultati in termini di salute.
Tale politica coinvolge i pazienti, i loro familiari e il personale. |
X |
|
|
|
|
|
a) Vi è evidenza
della tracciabilità nella documentazione sanitaria dell’applicazione
dei criteri, dei protocolli, delle linee guida e delle procedure per
l’eleggibilità, la valutazione iniziale e la presa in carico
multidisciplinare dei pazienti; |
X
X
X
X
X |
|
|
|
|
|
b) vi è evidenza della rivalutazione
dei bisogni dei pazienti a intervalli appropriati sulla base delle
loro condizioni e del loro trattamento. I riscontri sono annotati
nella cartella clinica/documentazione sanitaria; |
|||||
Fase
2:
Implementazione |
c) sono
implementate forme di lavoro multidisciplinare attraverso la
predisposizione di specifici strumenti (quali i sistemi informativi)
e l'organizzazione di gruppi di lavoro specifici; |
|||||
|
d) vi è evidenza
del trasferimento delle informazioni relative alla valutazione e
alla presa in carico all’interno del processo di cura; |
|||||
|
e) vengono attuate attività di
promozione della salute in relazione alle patologie trattate con il
coinvolgimento dei
pazienti e dei familiari. |
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza
della verifica da parte
dell’organizzazione
dell’applicazione:
n
dei
criteri per
l’eleggibilità e i
protocolli per la presa in
carico multidisciplinare dei
pazienti;
n
delle
linee guida e delle
procedure per la
valutazione iniziale di ciascun paziente, ivi comprese le procedure
e le linee guida per la valutazione dei bisogni di promozione della
salute per ciascun paziente;
n
dei
protocolli, delle linee guida e delle procedure per la definizione e
la gestione del percorso assistenziale dei pazienti nelle diverse
fasi della malattia e nei diversi setting assistenziali (intra ed
extraospedalieri – vedi anche 1.2), basato sulla valutazione dei
bisogni dei pazienti e sui risultati dei test diagnostici, che
includa gli obiettivi o i risultati attesi dal trattamento.
b)
Vi è evidenza
della rivalutazione e della revisione del percorso assistenziale
nelle diverse fasi della malattia e nei diversi setting
assistenziali qualora si verifichi un cambiamento delle condizioni o
della diagnosi del paziente e i riscontri sono registrati in
cartella clinica. |
X
X
X
X |
|
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla
base
delle
analisi effettuate
e
delle
criticità
riscontrate, la
Direzione e
i singoli
dirigenti
effettuano una
valutazione delle
priorità, individuano e implementano specifiche azioni per
il miglioramento della
qualità:
·
dei
criteri, dei protocolli,
delle linee guida e
delle procedure per
l’eleggibilità e la
valutazione iniziale dei
pazienti;
·
dei processi per
la gestione del percorso
assistenziale dei pazienti, ivi compresa la qualità della
tracciabilità delle
attività all’interno della documentazione
sanitaria;
·
del
trasferimento delle
informazioni all’interno del processo di
cura;
·
della
politica per la promozione
della salute.
b)
Inoltre
vi è evidenza del controllo
che le azioni intraprese abbiano raggiunto gli effetti desiderati. |
X
X
X
X
X |
|
|
|
|
Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di
valutazione della performance
e della comunicazione con i pazienti ed i cittadini |
X |
|
|
|
|
Requisito 2.2.2 |
Percorsi
assistenziali:
Passaggio
in
cura
(continuità assistenziale) |
X
X |
|
|
|
|
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa coinvolta nella cura del
paziente |
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
L’organizzazione ha definito, approvato e
diffuso:
n
protocolli e
linee guida per la
pianificazione della
continuità assistenziale dei pazienti (appropriatezza dei
trasferimenti all’interno dell’organizzazione,
della dimissione dei
pazienti e del follow
up);
n
programmi di
dimissione protetta e/o
assistita in particolare
per i
pazienti che
richiedono
continuità di
cura in fase post
acuta;
n
protocolli
linee guida e procedure
per la definizione dei collegamenti funzionali tra i servizi e con
le strutture sanitarie e socio sanitarie coinvolte
nell’assistenza;
n
protocolli e
procedure per
il trasporto
sicuro
del paziente;
n
procedure per
l’adozione di modalità strutturate per il trasferimento
delle informazioni
rilevanti durante i passaggi
di
consegna,
i
trasferimenti
e
i
processi
di
dimissione. |
X
X
X
X |
|
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
a)
L'organizzazione
ha individuato gli operatori sanitari di riferimento
(medico di riferimento)
per la supervisione dell’assistenza per tutta la durata
della degenza.
Il paziente è informato
delle responsabilità
individuate;
b)
vi è evidenza
dell’attuazione di un protocollo per il trasporto sicuro dei
pazienti e dell’adozione da parte dell’organizzazione di modalità
strutturate per il trasferimento
delle informazioni
rilevanti durante i passaggi di consegna, i trasferimenti e i
processi di dimissione, secondo quanto previsto dalle procedure e
dalle linee
guida;
c)
vengono adottati
da parte dell’organizzazione processi a supporto di continuità e
coordinamento delle
cure;
d)
vi è evidenza che
tutta la documentazione clinica
del paziente sia a disposizione degli operatori sanitari in
ogni momento e che sia favorito lo scambio di informazioni
per
la corretta gestione dei pazienti,
sia all’interno della struttura, sia con le strutture esterne. |
X
X
X
X |
|
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi
è evidenza
del monitoraggio
periodico
dell’applicazione:
n
dei
processi, dei
protocolli e
linee guida
per la
continuità assistenziale dei pazienti e il coordinamento
delle cure
(appropriatezza dei trasferimenti all’interno dell’organizzazione,
della
dimissione dei pazienti e
del follow up);
n
dei programmi di
dimissione protetta e/o assistita in particolare per i pazienti che
richiedono continuità di
cura in fase post acuta;
b)
Vi è evidenza del
periodico monitoraggio e controllo da parte
della Direzione
delle modalità
strutturate per il trasferimento
delle informazioni
rilevanti durante i passaggi di consegna, i trasferimenti e i
processi di dimissione. |
X
X
X |
|
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento della qualità |
a) Sulla base
delle analisi effettuate
e delle
criticità riscontrate, la
Direzione e
i singoli
dirigenti
effettuano una
valutazione delle
priorità ed individuano e implementano specifiche azioni per
il miglioramento della
qualità: |
X |
|
|
|
|
·
dei sistemi di
monitoraggio e valutazione
della qualità del
percorso di
cura dalla
presa in
carico
alla dimissione
(vedi requisito 2.2.3);
·
dell’esperienza
di cura da parte dei pazienti e dei familiari (vedi requisito
2.2.3).
Inoltre vi è evidenza del controllo
che le azioni intraprese abbiano raggiunto gli effetti desiderati. |
X
X
X |
|
|
|
|
Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance
e della comunicazione con i pazienti ed i cittadini |
X |
|
|
|
|
Requisito 2.2.3 |
Percorsi assistenziali:
Monitoraggio e valutazione |
X |
|
|
|
|
Campo d’applicazione |
Intera struttura
sanitaria e singola Unità Operativa Complessa coinvolta nella cura
del paziente |
X |
|
|
|
|
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
L’organizzazione
ha definito degli obiettivi per la qualità
della gestione del
percorso assistenziale del paziente nelle diverse
fasi
della
malattia e
nei diversi
setting
assistenziali (intra ed extraospedalieri) dalla presa in carico
alla dimissione;
·
l’organizzazione
ha selezionato
gli indicatori
chiave per
la valutazione della
performance clinica
tenendo conto della
“scienza” o della
“evidenza” a supporto di
ogni singolo
indicatore. |
X
X |
|
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
·
Vi è evidenza del
monitoraggio e della
valutazione del grado di conformità
delle attività ai
protocolli e alle linee guida EBM, secondo quanto previsto dalle
procedure (ad es. monitoraggio dei tempi,
delle modalità e dei
contenuti della presa
in carico,
della valutazione
iniziale e del piano di trattamento,
della continuità
assistenziale e dimissione,
in accordo con gli obiettivi
stabiliti);
·
vi
è evidenza
dei risultati
del monitoraggio
degli indicatori
chiave per la
valutazione degli esiti e della
performance clinica
tenendo conto della
“scienza” o della
“evidenza” a supporto di ogni singolo
indicatore;
·
vi è evidenza
delle attività di audit
su i percorsi di cura (dalla
presa in
carico
alla dimissione)
e
della
diffusione dei
risultati a tutti gli operatori che hanno partecipato
all’implementazione del percorso;
·
vi è evidenza
dello svolgimento di
indagini sulla
soddisfazione dei pazienti e dei familiari riguardo il percorso di
assistenza e/o di valutazioni
della qualità dei percorsi da parte
delle organizzazioni di
cittadini, dei pazienti e
deifamiliari;
·
è
presente evidenza dei risultati di un’analisi retrospettiva su
eventi avversi, incidenti,
near miss
manifestati durante l’episodio di
cura. |
X
X
X
X
X |
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza
dell’aggiornamento in
termini di efficacia ed
affidabilità dei sistemi di
misura degli esiti,
della performance clinica,
della qualità dei
percorsi di cura. |
X |
|
|
|
|
|
·
Sulla base delle
analisi effettuate e delle
criticità
riscontrate, la
Direzione e
i singoli
dirigenti
effettuano una
valutazione delle
priorità ed individuano e
implementano
specifiche azioni per il
miglioramento della qualità: |
X
X |
|
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
·
dei
sistemi di monitoraggio e valutazione
della qualità del
percorso di cura;
·
dell’esperienza di cura da parte dei pazienti e dei familiari.
Inoltre vi è evidenza del controllo che le azioni intraprese abbiano
raggiunto gli effetti desiderati. |
|||||
Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di
valutazione
della performance e della comunicazione con i pazienti ed i
cittadini |
X |
|
|
|
|
Requisito 2.3 |
La modalità di gestione della
documentazione sanitaria |
X |
|
|
|
da fornire 5 ev. |
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa coinvolta nella cura del
paziente |
X |
|
|
|
|
|
·
L’organizzazione
ha formalizzato e diffuso un documento che
definisce: |
X
X
X
X
X |
|
|
|
|
|
·
i requisiti per
la redazione, l’aggiornamento,
la conservazione e la
verifica della documentazione sanitaria/socio- assistenziale
nonché le modalità di controllo; |
|||||
|
·
uno specifico
campo nella
documentazione clinica
dedicato alla riconciliazione dei farmaci e di altre tecnologie (transition
) ai fini della
sicurezza dei pazienti nei trasferimenti di setting
assistenziali; |
|||||
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
gli aspetti
legati al tema della
privacy e della
riservatezza delle informazioni, della sicurezza nell’accesso alla
documentazione sanitaria/socio- assistenziale e tenuta dei dati, ivi
compresa la loro integrità, nel rispetto e in ottemperanza alla
legislazione e alla normativa vigente in
materia; |
|||||
|
·
i tempi di
accesso alla documentazione sanitaria/socio- assistenziale; |
|||||
|
·
le modalità per
le attività di valutazione della qualità delladocumentazione
sanitaria/socio assistenziale
e l’implementazione di azioni correttive se necessario. |
Fase
2:
Implementazione |
·
Gli elementi che
caratterizzano la presa in
carico del paziente, il processo assistenziale e che
garantiscono la continuità assistenziale nei trasferimenti tra
setting assistenziali sono tracciati all’interno
della cartella clinica;
·
la
comunicazione e l’invio della documentazione sanitaria e socio
assistenziale ai professionisti all’interno della struttura
sanitaria e ai colleghi
di strutture esterne è
garantita in tempo utile. |
X
X |
|
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
·
Vi è evidenza dei
risultati del monitoraggio e
della valutazione da parte
dell’organizzazione:
·
Della
qualità della
documentazione sanitaria/socio- assistenziale;
·
del
soddisfacimento
delle
regole che
caratterizzano la gestione della
documentazione;
·
del
rispetto
dei
tempi
definiti per
l’accesso
alla
documentazione
sanitaria/socio-assistenziale. |
X
X
X
X |
|
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
·
Sulla base delle
analisi effettuate e delle
criticità
riscontrate, la
Direzione e
i singoli
dirigenti
effettuano una
valutazione delle
priorità ed individuano e implementano specifiche azioni per il
miglioramento:
·
della
qualità
della
documentazione sanitaria/socio-
assistenziale;
·
della
politica
relativa
alla
privacy e
alla riservatezza
delle |
X
X
X |
|
|
|