5° Criterio/fattore di qualità – COMUNICAZIONE
“Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti
garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della
sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti nelle
scelte di trattamento”
Per corrispondere a tale criterio, ogni struttura che eroga prestazioni in regime ospedaliero dovrà documentare che siano soddisfatti i requisiti che evidenziano:
·
Le modalità di
comunicazione interna alla
struttura, che favoriscano la partecipazione degli operatori;
·
Le modalità di
valutazione della relazione tra il personale e l’organizzazione
(contesto organizzativo)
attraverso l’analisi del clima organizzativo/soddisfazione degli
operatori;
·
Le
modalità e i contenuti delle informazioni da fornire ai pazienti e/o ai
caregiver;
·
Le
modalità di partecipazione dei pazienti nelle scelte clinico-assistenziali e
le modalità di coinvolgimento dei pazienti e dei
caregiver;
·
Le
modalità di ascolto dei pazienti.
|
SI |
NO |
Parzialmente |
Non
pertinente |
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Fattore/ criterio 5 |
Una buona
comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti
garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi,
aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione
dei pazienti nelle
scelte di trattamento |
X |
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Requisito 5.1 |
Le modalità
di comunicazione interna alla struttura che favoriscono la
partecipazione degli
operatori |
X |
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|
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa |
X |
|
|
|
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
La direzione ha
definito e formalizzato processi finalizzati alla circolazione delle
informazioni:
·
i flussi
informativi e la reportistica
in merito agli obiettivi, dati e informazioni relative alla
performance, agli esiti e ai programmi di
miglioramento
della
qualità e
sicurezza del
paziente;
·
le
modalità di condivisione sistematica
delle
informazioni all’interno
dell’organizzazione e del singolo dipartimento. |
X
X |
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
·
Vi
è evidenza
di documentazione
attestante
la
circolazione e la diffusione
delle informazioni
compresa la
comunicazione e la diffusione a tutto il personale
della missione,
politiche, piani, obiettivi, budget, programmi di attività/risorse
(vedi requisito 1.1);
·
vi
è evidenza
della reportistica
in merito
agli obiettivi,
dati e informazioni relative alla performance, agli esiti e
ai programmi di miglioramento
della qualità e sicurezza del paziente e
della relativa
diffusione (vedi requisito
2.2.3);
·
vi è evidenza
della messa in atto di modalità di condivisione sistematica
delle informazioni
all’interno dell’organizzazione e
della singola unità
organizzativa utilizzando modalità
multiple di
comunicazione;
·
vi è
evidenza di momenti sistematici di coordinamento e di integrazione
interni
all’organizzazione. |
X
X
X
X |
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|
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza
della valutazione da parte della Direzione dell’efficacia del
sistema di comunicazione interna alla struttura almeno una volta
ogni due anni. |
X |
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Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle analisi effettuate e delle criticità riscontrate e
sulla base delle informazioni derivanti dall’analisi della
reportistica, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una
valutazione delle priorità, individuano e implementano specifiche
azioni per il miglioramento della qualità del sistema di
comunicazione interna alla struttura che favoriscano la
partecipazione degli operatori; controllano, inoltre, che le
eventuali azioni correttive intraprese abbiano
raggiunto i risultati desiderati. |
X |
|
|
|
Fattore/ criterio 5 |
Una buona
comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti
garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi,
aumento della sicurezza nella
erogazione
delle cure, partecipazione dei pazienti nelle scelte di trattamento |
X |
|
|
|
Requisito 5.2 |
Le modalità di valutazione
della relazione tra il personale e l’organizzazione
(contesto
organizzativo) attraverso
l’analisi del clima organizzativo/soddisfazione degli
operatori |
X |
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Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa |
X |
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|
|
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
La
Direzione ha
definito,
formalizzato e
diffusole
modalità che consentano
la
segnalazione/ascolto di
suggerimenti da
parte del personale;
·
la
Direzione
ha identificato
momenti
strutturati di
analisi e
confronto sulle
criticità. |
X
X |
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
·
Vengono
implementati e facilitati momenti strutturati di analisi e confronto
sulle
criticità;
·
vi è evidenza
dell’effettuazione di una indagine
sulla valutazione del
clima aziendale e sulla
soddisfazione del
personale nell’ultimo
triennio e i risultati sono stati presentati
alla Direzione e diffusi
al personale. |
X
X |
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza
della diffusione e condivisione dei risultati dell’indagine sulla
valutazione del clima aziendale e della soddisfazione del personale,
e della discussione ed analisi dei risultati anche in apposite
riunioni con la Direzione. |
X |
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento della qualità |
a)
Sulla base
delle analisi effettuate
e delle criticità
riscontrate, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una
valutazione delle
priorità ed individuano e implementano specifiche azioni per il
miglioramento
del
clima organizzativo e
della soddisfazione degli operatori; controllano, inoltre, che
le azioni intraprese
abbiano
raggiunto i risultati desiderati. |
X |
|
|
|
Fattore/ criterio 5 |
Una buona
comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti
garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi,
aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione
dei pazienti nelle
scelte di trattamento |
X |
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Requisito 5.3 |
Le modalità
e i contenuti delle informazioni da fornire ai pazienti e/o ai
caregiver |
X |
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|
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa |
X |
|
|
|
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
La Direzione ha
definito e formalizzato modalità e strumenti:
·
per
l’appropriata
comunicazione con
i pazienti
e i
caregiver;
·
per
il coinvolgimento e
l’informazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di
Famiglia. |
X
X |
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
·
E’ presente una
Carta dei Servizi aggiornata e redatta con l’apporto di categorie
professionali e delle
associazioni di tutela e di volontariato rappresentative
della collettività e
dell'utenza;
·
vi è evidenza
della presenza di
strumenti informativi sintetici (multilingua) da mettere a
disposizione dei cittadini (ad es. Pronto Soccorso, percorso
nascita);
·
vi è evidenza
della messa
in atto di una procedura
per il coinvolgimento e l’informazione dei Medici di Medicina
Generale e dei Pediatri di
famiglia;
·
vi
è evidenza
dell’informazione
ricevuta dal
paziente e
dai familiari sulla
donazione di organi e
tessuti;
·
vi
è evidenza
dell’informazione
ricevuta dal
paziente e
dai familiari sulle
precauzioni da adottare per la prevenzione
delle infezioni
correlate all’assistenza;
·
l’organizzazione
fornisce le informazioni sulla qualità dei suoi
servizi;
·
ai pazienti con
ricoveri programmati vengono rilasciate informazioni
in forma scritta su come
accedere al servizio prima del
ricovero o
dell’appuntamento;
·
vi è
evidenza che la comunicazione
delle
informazioni
rivolte ai pazienti e ai
caregiver avviene utilizzando una lingua, una metodologia e un
linguaggio appropriati. |
X
X
X
X
X
X
X
X
|
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
·
Vi è evidenza
che la documentazione
per l'informazione dell'utenza è revisionata dall’organizzazione ad
opportuni intervalli e comunque quando sono intervenute variazioni
significative;
·
viene
effettuato il monitoraggio e la
valutazione:
·
della
soddisfazione del paziente in relazione alle informazioni fornite
dall’organizzazione;
·
dell’efficacia
dei processi di
comunicazione delle
informazioni ai
pazienti
e ai
caregiver
e
dell’accesso
ai
servizi, anche per mezzo dell’analisi dei
reclami/disservizi. |
X
X
X |
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate e delle
criticità
riscontrate e sulla base delle
informazioni derivanti dall’analisi
della reportistica, la
Direzione e i singoli dirigenti effettuano una valutazione
delle priorità ed
individuano e implementano specifiche azioni per il
miglioramento
della qualità delle
informazioni da fornire ai pazienti e ai
caregiver;
controllano, inoltre, che
le azioni intraprese
abbiano raggiunto i risultati
desiderati. |
X
|
|
|
|
Fattore/ criterio 5 |
Una buona
comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti
garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi,
aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione
dei pazienti nelle
scelte di trattamento |
X |
|
|
|
Requisito 5.4 |
Le modalità
di partecipazione dei pazienti nelle scelte clinico- assistenziali e
le modalità di coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver |
X
|
|
|
|
Campo d’applicazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa |
X |
|
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|
·
La
Direzione ha definito, formalizzato e
diffuso: |
X
X
X
X
X |
|
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|
|
·
una procedura per
l’informazione al paziente e ai suoi familiari sui diritti e le
responsabilità, per l’ascolto, l’educazione e il coinvolgimento dei
pazienti al processo di
cura; |
|||||
|
·
una procedura per
l’informazione partecipata del paziente (rischi e benefici del
trattamento o indagine proposta, alternative disponibili, prima
dell’apposizione della
firma sul modulo di
consenso) e l’acquisizione del consenso
informato; |
|||||
Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
una politica per
la promozione della salute da parte dell’organizzazione come parte
integrante del sistema di miglioramento
della
qualità implementato
nella struttura, con lo
scopo di migliorare i
risultati in termini di
salute. Tale politica coinvolge i pazienti, i
loro familiari e il
personale; |
|||||
|
·
un documento
ufficiale, condiviso
all’interno dell’organizzazione,
in cui
vengono definite
le
linee guida sui
contenuti del consenso
informato. |
|||||
|
·
Sono
state esplicitate, in apposito documento aziendale, metodologie di
coinvolgimento attivo dei pazienti e dei
familiari, in
materia di gestione del
rischio
clinico. |
|||||
|
·
Vi è
evidenza: |
X |
|
|
|
|
|
·
della
messa in atto di una
procedura per l’informazione al paziente e ai suoi familiari sui
diritti e le responsabilità, per l’ascolto e l’educazione ed è
documentato il coinvolgimento dei pazienti al processo di
cura; |
|||||
X
X
X
X
X
|
|
|
|
|||
|
·
dell’implementazione di procedure per l’informazione del paziente
(anche minori) e l’acquisizione del consenso informato prevedendo
l’informazione
partecipata; |
|||||
Fase
2:
Implementazione |
·
della
messa in atto delle
metodologie di coinvolgimento
attivo dei
pazienti e
dei
familiari,
in materia di gestione del
rischio
clinico; |
|||||
|
·
che i consensi
soddisfano i contenuti specificati dalle
linee guida definite
dall’organizzazione in
merito alle modalità di redazione dei
consensi. |
|||||
|
·
vi è evidenza
dell’addestramento del personale sulle politiche e procedure per
il coinvolgimento dei
pazienti e dei
familiari; |
|||||
|
·
vi è evidenza
della presenza
all’interno dell’organizzazione di un
elenco delle
prestazioni, dei trattamenti e
delle procedure invasive e ad alto
rischio per
le quali è prevista
l'acquisizione di un formale consenso informato (es. anestesie e
interventi chirurgici
maggiori,
diagnostica invasiva, terapie
trasfusionali, ecc.); |
|
·
vi
è evidenza
dell’informazione
ricevuta dal
paziente e
dai familiari sugli
elementi di tutela nella
partecipazione a ricerche
cliniche e
dell’acquisizione del consenso informato prima della partecipazione
del paziente ad attività di
ricerca clinica, studi
clinici e sperimentazioni
cliniche;
e)
vi è evidenza che l’organizzazione
fornisca ai pazienti informazioni su fattori significativi di
promozione della salute relativi
alla loro patologia e/o stato di salute. |
X
X |
|
|
|
Fase
3:
Monitoraggio |
·
Vi è evidenza
della valutazione
dell’efficacia dei
processi di coinvolgimento e partecipazione dei pazienti e
caregiver;
·
vi
è evidenza
della
periodica
valutazione della
qualità
delle informazioni
ricevute dai
pazienti su
fattori
significativi di
promozione
della
salute relativi
alla loro
patologia e/o
stato
di salute. |
X
X |
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate e delle
criticità
riscontrate e sulla base delle
informazioni derivanti dall’analisi
della reportistica,
la Direzione
e i
singoli dirigenti
effettuano una
valutazione delle
priorità ed individuano e implementano specifiche azioni per il
miglioramento delle
modalità di partecipazione e coinvolgimento dei pazienti e dei
caregiver e della
qualità delle informazioni ricevute dai pazienti su fattori
significativi di promozione
della salute relativi
alla
loro
patologia e/o
stato di
salute. Vi
è evidenza del
controllo che
le azioni
intraprese abbiano
raggiunto i
risultati desiderati (vedi requisito
7.1.). |
X |
|
|
|
Fattore/ criterio 5 |
Una buona
comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti
garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi,
aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione
dei pazienti nelle
scelte di trattamento |
X |
|
|
|
Requisito 5.5 |
Modalità di ascolto dei
pazienti |
X |
|
|
|
Campo d’applicazione
Fase 1: Documenti
di indirizzo
e
pianificazione |
Intera struttura sanitaria e singola
Unità Operativa Complessa
·
La
Direzione ha definito, formalizzato e
diffuso:
·
una
politica e
delle
procedure per
la
presentazione e gestione dei
reclami, osservazioni e
suggerimenti;
·
modalità e
strumenti per
l’ascolto attivo
dei pazienti;
·
procedure per
la valutazione
della
soddisfazione e dell’esperienza degli
utenti
(indagini di customer
satisfaction). |
X
X
X
|
|
|
|
Fase
2:
Implementazione |
·
Vi è evidenza
della valutazione della
soddisfazione e dell’esperienza degli utenti (indagini di
customer satisfaction) su almeno il 10% dei pazienti trattati
nella singola unità
operativa;
·
vi è evidenza
della diffusione dei
risultati delle indagini di customer satisfaction (e
delle eventuali misure
di miglioramento adottate o da adottare) sul sito
web aziendale;
·
vi
è evidenza
della
pubblicazione e
diffusione di
un report annuale
relativo alla gestione
dei
reclami;
·
vi è evidenza
della specifica
formazione del personale di contatto con il pubblico (comunicazione,
negoziazione, tecniche strutturate di gestione dei
conflitti).
·
Vi è evidenza del
monitoraggio dei tempi di risposta ai reclami
e del
confronto con
lo standard
definito
all’interno della Carta
dei Servizi;
·
vi è
evidenza della
valutazione dell’efficacia
da parte
della Direzione delle
modalità di ascolto dei
pazienti;
·
vi è evidenza
che i dati derivanti
dall’analisi dei reclami
e dai risultati delle valutazioni
della soddisfazione e
dell’esperienza degli
utenti vengono
discussi anche
con le
organizzazioni per i diritti dei
pazienti. |
X
X
X
X
X
X
X |
|
|
|
Fase 3: Monitoraggio |
·
Vi è evidenza del
monitoraggio dei tempi di risposta ai reclami
e del
confronto con
lo standard
definito
all’interno della Carta dei
Servizi;
·
vi
è evidenza
della valutazione
dell’efficacia da
parte della
Direzione delle modalità di ascolto dei
pazienti;
·
vi è evidenza che
i dati derivanti dall’analisi dei reclami e dai risultati delle
valutazioni della soddisfazione e dell’esperienza
degli utenti
vengono discussi
anche con
le
organizzazioni per i diritti dei
pazienti. |
X
X
X |
|
|
|
Fase
4:
Miglioramento
della qualità |
a)
Sulla base delle
analisi effettuate e delle
criticità riscontrate e sulla base
delle informazioni
derivanti dall’analisi dei
reclami e dei risultati delle valutazioni
della soddisfazione e
dell’esperienza degli utenti, la Direzione e i singoli dirigenti
effettuano una valutazione
delle priorità ed individuano e implementano specifiche aree
target di miglioramento; controllano, inoltre,
che le azioni intraprese
abbiano raggiunto i risultati desiderati (vedi
requisito7.1). |
X |
|
|
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