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5° Criterio/fattore di qualità – COMUNICAZIONE

“Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti nelle scelte di trattamento

Per corrispondere a tale criterio, ogni struttura che eroga prestazioni in regime ambulatoriale dovrà documentare che siano soddisfatti i requisiti che evidenzino:


 

 

·                Le modalità di comunicazione interna alla struttura, che favoriscano la partecipazione degli operatori;

·                Le modalità di valutazione della relazione tra il personale e l’organizzazione (contesto organizzativo) attraverso l’analisi del clima organizzativo/soddisfazione degli operatori;

·                Le modalità e i contenuti delle informazioni da fornire ai pazienti e/o ai caregiver;

·                Le modalità di partecipazione dei pazienti nelle scelte clinico-assistenziali e le modalità di coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver;

·                Le modalità di ascolto dei pazienti.

 

 

 

SI

NO

 

Parzialmente

Non pertinente

Evidenze

 

 

Fattore/ criterio 5

Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti e i familiari garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti e dei familiari nelle scelte di trattamento

 

 

 

 

da fornire in totale 42 ev.

 

Requisito 5.1

Le modalità di comunicazione interna alla struttura che favoriscono la partecipazione degli operatori.

 

 

 

 

da fornire 7 ev.

Campo d’applicazione

Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase 1: Documenti di indirizzo e pianificazione

·         La Direzione ha definito e formalizzato:

·      i flussi informativi e la reportistica in merito agli obiettivi,   dati         e informazioni relative alla performance, agli esiti e ai programmi di miglioramento della qualità e sicurezza del paziente;

·      le modalità di condivisione sistematica delle informazioni all’interno dell’organizzazione.

 

 

 

 

pro 09

modificare la procedura

/Default/MARRELLI HOSPITAL/DOCUMENTI GESTIONALI - LogicalDOC Community 8.3.2

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase 2:

Implementazione

·         Vi è evidenza di documentazione attestante la circolazione e la diffusione delle informazioni compresa la comunicazione e la diffusione a tutto il personale della missione, politiche,  piani, obiettivi, budget, programmi di attività/risorse (vedi requisito 1.1);

·         vi è evidenza della reportistica in merito agli obiettivi, dati e informazioni relative alla performance, agli esiti e ai programmi di miglioramento della qualità e sicurezza del paziente e della relativa diffusione (vedi requisito 2.2.3);

·         vi è evidenza della messa in atto di modalità di condivisione sistematica delle informazioni all’interno dell’organizzazione utilizzando modalità multiple di comunicazione;

·         vi è evidenza di momenti sistematici di coordinamento e di integrazione interni all’organizzazione.

 

 

 

 

 

 

Fase 3:

Monitoraggio

a) Vi è evidenza della valutazione da parte della Direzione dell’efficacia del sistema di comunicazione interna alla struttura almeno una volta ogni due anni.

 

 

 

 

nel riesame

 

 

 

Fase 4:

Miglioramento della qualità

a) Sulla base delle analisi effettuate, delle criticità riscontrate e delle informazioni derivanti dall’analisi della reportistica, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una valutazione delle priorità, individuano e implementano specifiche azioni per il miglioramento della qualità del sistema di comunicazione interna alla struttura che favoriscano la partecipazione degli operatori; controllano, inoltre, che le eventuali azioni correttive intraprese abbiano raggiunto i

risultati desiderati.

 

 

 

 

 

 

 

Fattore/ criterio 5

Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti e i familiari garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti e  dei familiari nelle scelte di trattamento

 

 

 

 

 

 

Requisito 5.2

Le modalità di valutazione della relazione tra il personale e l’organizzazione (contesto organizzativo) attraverso l’analisi del clima organizzativo/soddisfazione degli operatori

 

 

 

 

da fornire 5 ev.

Campo d’applicazione

Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

 

 

 

 

 

Fase 1:

Documenti     di indirizzo         e pianificazione

a) La Direzione ha definito, formalizzato e diffuso le modalità che consentono la segnalazione/ascolto di suggerimenti da parte del personale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase 2:

Implementazione

·         Vengono implementati e facilitati momenti strutturati di analisi e confronto sulle criticità;

·         vi è evidenza dell’effettuazione di una indagine sulla valutazione del clima aziendale e sulla soddisfazione del personale nell’ultimo triennio e i risultati sono stati presentati alla Direzione e diffusi al personale.

 

 

 

 

ad ottobre  analisi

 

Fase 3:

Monitoraggio

a) Vi è evidenza della diffusione e condivisione dei risultati dell’indagine sulla valutazione del clima aziendale e della soddisfazione del personale, e della discussione ed analisi dei risultati anche in apposite riunioni con la Direzione.

 

 

 

 

 

 

 

Fase 4:

Miglioramento della qualità

a) Sulla base delle analisi effettuate e delle criticità riscontrate, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una valutazione delle priorità, individuano e implementano specifiche azioni per il miglioramento del clima organizzativo e della soddisfazione degli operatori; controllano, inoltre, che le azioni intraprese abbiano

raggiunto i risultati desiderati (vedi requisito 7.1).

 

 

 

 

 

 

 

Fattore/ criterio 5

Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti e i familiari garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti e dei familiari nelle scelte di trattamento

 

 

 

 

 

 

Requisito 5.3

Le modalità e i contenuti delle informazioni da fornire ai pazienti e/o ai caregiver

 

 

 

 

da fornire 11 ev.

Campo d’applicazione

Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

 

 

 

 

 

 

Fase 1:

Documenti di indirizzo e pianificazione

·         La Direzione ha definito e formalizzato una procedura:

·       per l’appropriata modalità di comunicazione con i pazienti e i caregiver;

·       per il coinvolgimento e l’informazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Famiglia.

 

 

 

 

carta di servizi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase 2:

Implementazione

·         E’ presente una Carta dei Servizi aggiornata e redatta con l’apporto di categorie professionali e delle associazioni di tutela e di volontariato rappresentative del collettivo dell'utenza;

·         vi è evidenza della presenza di strumenti informativi sintetici (multilingua) da mettere a disposizione dei cittadini;

·         vi è evidenza della messa in atto di una procedura per il coinvolgimento e l’informazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di famiglia;

·         vi è evidenza dell’informazione ricevuta dal paziente e dai familiari sulle precauzioni da adottare per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza;

·         l’organizzazione fornisce le informazioni sulla qualità dei suoi servizi;

·        ai pazienti con accessi programmati vengono rilasciate informazioni in forma scritta su come accedere al servizio del successivo appuntamento;

·         vi è evidenza che la comunicazione delle informazioni rivolte ai pazienti e ai familiari/caregiver avviene utilizzando una lingua, metodologia e linguaggio appropriati.

 

 

 

 

modificare pro 09 inserendo la condivisione con le ass. della carta dei servizi e coinvolgimento dei medici
comunicazione dell'assistente sociale con paziente oncologico

modificare pro 14 cd pro 08 mh msg tramite sms automatizzati da cartella clinica

 

 

 

 

Fase 3:

Monitoraggio

·         Vi è evidenza che la documentazione per l'informazione dell'utenza è revisionata dall’organizzazione ad opportuni intervalli e comunque quando sono intervenute variazioni significative;

·         viene effettuato il monitoraggio e la valutazione:

·       della soddisfazione del paziente in relazione alle informazioni fornite dalla organizzazione;

·       dell’efficacia dei processi di comunicazione delle informazioni ai pazienti e ai familiari-caregiver e dell’accesso ai servizi, anche per mezzo dell’analisi

dei reclami/disservizi a queste correlate.

 

 

 

 


questionari

registro reclami

 

 

Fase 4:

Miglioramento della qualità

a) Sulla base delle analisi effettuate e delle criticità riscontrate e sulla base delle informazioni derivanti dall’analisi della reportistica, la Direzione effettua una valutazione delle priorità, individua e implementa specifiche azioni per il miglioramento della qualità delle informazioni da fornire ai pazienti e ai caregiver; controlla, altresì, che le azioni

intraprese abbiano raggiunto i risultati desiderati.

 

 

 

 

 

 

 

Fattore/ criterio 5

Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti e i familiari garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti e dei familiari nelle scelte di trattamento

 

 

 

 

   

 

Requisito 5.4

Le modalità di partecipazione dei pazienti nelle scelte clinico- assistenziali e le modalità di coinvolgimento dei pazienti e dei

familiari/caregiver

 

 

 

 

da fornire 11 ev.  

Campo d’applicazione

Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

 

 

 

 

cd  

 

Fase 1:

Documenti di indirizzo e pianificazione

·         La Direzione ha definito, formalizzato e diffuso:

·           una procedura per l’informazione al paziente e ai suoi familiari sui diritti e le responsabilità, per l’ascolto, l’educazione e il coinvolgimento dei pazienti e dei familiari al processo di cura;

 

 

 

 

pro 11

ist ci




PRO_06_CONSENSO INFORMATO


 

 

·      una procedura per l’informazione partecipata del paziente e dei familiari (rischi e benefici del trattamento o indagine proposta, alternative disponibili, prima dell’apposizione della firma sul modulo di consenso) e per l’acquisizione del consenso informato;

 

·           una politica per la promozione della salute da parte dell’organizzazione in relazione alle maggiori patologie trattate;

 

·           un documento ufficiale, condiviso all’interno dell’organizzazione, in cui vengono definite le linee guida sui contenuti del consenso informato.

 

·         Sono state esplicitate, in apposito documento aziendale, metodologie di coinvolgimento attivo dei pazienti e dei familiari, in materia di gestione del rischio clinico.

 

·         Vi è evidenza della messa in atto di:

 

 

 

 

 

 

·        una procedura per l’informazione al paziente e ai suoi familiari sui diritti e le responsabilità, per l’ascolto e l’educazione ed è documentato il coinvolgimento dei pazienti al processo di cura;

 

·        procedure per l’informazione del paziente (anche minori) e l’acquisizione del consenso informato prevedendo l’informazione partecipata;

 

·        delle metodologie di coinvolgimento attivo dei pazienti e dei familiari, in materia di gestione del rischio clinico.

 

 

 

 

Fase 2:

Implementazione

·         Vi è evidenza dell’informazione ricevuta dal paziente e dai familiari sugli elementi di tutela nella partecipazione a ricerche cliniche e dell’acquisizione del consenso informato prima della partecipazione del paziente ad attività di ricerca clinica, studi clinici e sperimentazioni cliniche;

 

·         vi è evidenza dell’addestramento del personale sulle politiche e procedure per il coinvolgimento dei pazienti e dei familiari;

 

·         vi è evidenza della  presenza all’interno dell’organizzazione di un elenco delle prestazioni a rischio per le quali è prevista l'acquisizione di un formale consenso informato (es. anestesia/sedazione, diagnostica invasiva, terapie trasfusionali, ecc.);

 

·         è presente evidenza che i consensi soddisfano i contenuti specificati dalle linee guida definite dall’organizzazione in merito alle modalità di redazione dei consensi;

 

·         vi è evidenza che l’organizzazione fornisce ai pazienti e ai familiari informazioni su fattori significativi di promozione della salute relativi alla loro patologia e/o stato

di salute.

 

 

 

Fase 3:

Monitoraggio

·         Vi è evidenza della valutazione dell’efficacia dei processi di coinvolgimento e partecipazione dei pazienti e familiari/caregiver;

·         vi è evidenza della periodica valutazione della qualità delle informazioni ricevute dai pazienti su fattori significativi di

promozione della salute relativi alla loro patologia e/o stato di salute.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase 4:

Miglioramento della qualità

·         Sulla base delle analisi effettuate, delle criticità riscontrate e delle informazioni derivanti dall’analisi della reportistica, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una valutazione delle priorità, individuano e implementano specifiche azioni per il miglioramento:

·      delle  modalità di partecipazione e coinvolgimento dei pazienti e dei familiari/caregiver;

·           della qualità delle informazioni ricevute dai pazienti su fattori significativi di promozione della salute relativi alla loro patologia e/o stato di salute.

Vi  è  evidenza  del  controllo  che  le  azioni  intraprese

abbiano raggiunto i risultati desiderati (vedi requisito 7.1).

 

 

 

 

brochure e depliant su patologie

 

 

Fattore/ criterio 5

Una buona comunicazione e relazione fra professionisti e con i pazienti e i familiari garantisce allineamento ai comportamenti professionali attesi, aumento della sicurezza nella erogazione delle cure, partecipazione dei pazienti e dei familiari nelle scelte di trattamento

 

 

 

 

 

Requisito 5.5

Modalità di ascolto dei pazienti

 

 

 

 

da fornire 8 ev.

Campo d’applicazione

Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica

ambulatoriale

 

 

 

 

 

 

·         La Direzione ha definito, formalizzato e diffuso:

 

 

 

 

pro. 08

 

 

Fase 1:

Documenti di indirizzo e pianificazione

·     una politica e delle procedure per la presentazione e gestione dei reclami, osservazioni e suggerimenti;

·      modalità e strumenti per l’ascolto attivo dei pazienti e dei familiari/caregiver;

 

·      procedure per la valutazione della soddisfazione e

dell’esperienza dei pazienti e dei familiari (indagini di customer satisfaction).

 

·      Vi è evidenza della valutazione della soddisfazione e dell’esperienza de pazienti e dei familiari (indagini di customer satisfaction) su almeno il 10% dei pazienti trattati;

 

 

 

 

 

Fase 2:

Implementazione

·         vi è evidenza della diffusione dei risultati delle indagini di customer satisfaction (e delle eventuali misure di miglioramento adottate o da adottare) sul sito web aziendale;

 

·         vi è evidenza della pubblicazione e diffusione di un report annuale relativo alla gestione dei reclami.

 

·         Vi è evidenza del monitoraggio dei tempi di risposta ai reclami e del confronto con lo standard definito all’interno della Carta dei Servizi;

 

 

 

 

comunicare con le organizzazione diritti pazienti i reclami e soddisfazioni pazienti

Fase 3:

Monitoraggio

·         vi è evidenza della valutazione dell’efficacia da parte della Direzione delle modalità di ascolto dei pazienti e dei familiari/caregiver;

 

·         vi è evidenza che i dati derivanti dall’analisi dei reclami e dai risultati delle valutazioni della soddisfazione e dell’esperienza utenti dei pazienti e dei familiari vengono

discussi anche con le organizzazioni per i diritti dei pazienti

 

 

 

Fase 4:

Miglioramento della qualità

a) Sulla base delle analisi effettuate, delle criticità riscontrate e delle informazioni derivanti dall’analisi dei reclami e dei risultati delle valutazioni della soddisfazione e dell’esperienza utenti dei pazienti e dei familiari, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una valutazione delle priorità, individuano specifiche aree target e implementano azioni di miglioramento; controllano, inoltre, che le azioni intraprese abbiano raggiunto i

risultati desiderati (vedi requisito 7.1).