2° Criterio/fattore di qualità - PRESTAZIONI E SERVIZI
“E’ buona prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico-assistenziale sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance e della comunicazione con i pazienti ed i cittadini”
Per corrispondere a tale criterio, ogni struttura che eroga prestazioni in regime ambulatoriale dovrà documentare che siano soddisfatti i requisiti che evidenzino:
·
La
tipologia delle prestazioni e dei servizi
erogati
·
La presenza
di percorsi assistenziali che
comprendono:
·
Eleggibilità e presa in carico dei
pazienti
·
Continuità
assistenziale
·
Monitoraggio e valutazione
2.3
La modalità di gestione della documentazione sanitaria che deve essere
redatta, aggiornata, conservata e verificata secondo modalità specificate,
al fine di garantirne la completezza rispetto agli interventi effettuati; la
rintracciabilità; la riservatezza
(privacy)
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SI |
NO |
Parzialmente |
Non pertinente |
Evidenze | |
Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo
clinico-assistenziale sui quali fondare azioni successive di
valutazione della performance e della
comunicazione con i pazienti ed i
cittadini |
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da fornire in totale 40 ev. |
Requisito 2.1 |
Tipologia di prestazioni e di servizi erogati |
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da fornire 4 ev. |
Campo d’applicazione |
Strutture che erogano prestazioni di
assistenza specialistica ambulatoriale |
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
a)
L’organizzazione ha definito e
approvato le linee guida per la redazione, la diffusione e le
modalità di distribuzione di
una Carta
dei Servizi
che assicuri
la
piena informazione
circa le modalità
erogative, i contenuti e la
capacità delle
prestazioni di servizio e gli impegni assunti nei confronti dei
pazienti e dei cittadini nonché la presenza di
materiale
informativo (multilingua) a
disposizione dell’utenza. |
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Fase 2: Implementazione |
a)
E’ presente e viene diffusa la Carta
dei Servizi e il materiale informativo a disposizione dell’utenza. |
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Fase
3: Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza della
periodica rivalutazione da parte dell’organizzazione della struttura
della qualità delle informazioni contenute nella Carta dei Servizi,
della qualità del materiale informativo a disposizione dell’utenza e
delle modalità di diffusione e distribuzione. |
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Fase
4:
Miglioramento della qualità |
a)
Sulla base delle analisi effettuate, la Direzione effettua una
valutazione delle priorità, individua e implementa specifiche azioni
per il miglioramento della qualità delle informazioni contenute
nella Carta dei Servizi e nel materiale informativo a disposizione
degli utenti; controlla, inoltre, che le azioni intraprese abbiano
raggiunto gli effetti desiderati. |
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Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance
e della comunicazione con i
pazienti ed i cittadini |
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Requisito 2.2.1 |
Eleggibilità e presa in carico dei pazienti |
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da fornire 12 ev. | |
Campo d’applicazione |
Strutture che erogano prestazioni di
assistenza specialistica ambulatoriale |
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CD | MH |
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·
L’organizzazione ha definito, formalizzato e
diffuso: |
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PRO
12 GESTIONE SALA D'ATTESA PRO 13 ACCETTAZIONE PAZIENTI AMBULATORI PRO 14 GESTIONE DELLE PRENOTAZIONI PRO 16 ACCOGLIENZA PAZIENTI IN DEGENZA PRO 21 GESTIONE VISITA MEDICA PRO 24 PERCORSO DEL PAZIENTE CHIRURGICO Odontoiatria Speciale PRO 17 GOVERNO CLINICO_OK.doc |
MH_RAD_percorso
PET.pdf MH_RAD_percorso RMN.pdf MH_RAD_percorso TC.pdf RT_ISTRUZIONE OPERATIVA_01 ACCESSO SERVIZI MULTIDISCIPLINARI PRO_23_PERCORSO PAZIENTE RADIOTERAPIA.pdf PRO_21_GESTIONE VISITA MEDICA |
|
·
i
criteri per
l’eleggibilità dei pazienti
ambulatoriali; |
||||||
|
·
procedure e
regolamenti per
la
gestione trasparente
delle
prenotazioni e
delle
liste
diattesa; |
||||||
|
·
protocolli, linee guida e
procedure per la corretta gestione del paziente ambulatoriale per
le specifiche discipline
in linea con
la Medicina Basata sulle
Evidenze; |
||||||
Fase 1: Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
linee
guida e procedure per la definizione di un processo di
valutazione iniziale multidisciplinare e multiprofessionale per
l’identificazione dei bisogni
del paziente ambulatoriale,
mediante scale di
valutazione riconosciute, validate e adottate dalla normativa
nazionale e regionale;
·
procedure operative contestualizzate relative a percorsi differenziati
per i pazienti ambulatoriali. I percorsi differenziati specifici per
i pazienti ambulatoriali sono basati
sulla valutazione
delle necessità del
paziente e sui risultati dei test diagnostici ed oltre a comprendere
la pianificazione dei trattamenti contengono informazioni
riguardanti: |
||||||
|
·
valutazioni cliniche, ambientali e strumentali; |
||||||
|
·
valutazione e gestione del
dolore; |
||||||
|
·
la
somministrazione dei
medicinali; |
||||||
|
·
interventi/trattamenti; |
||||||
|
·
obiettivi/risultati
attesi; |
||||||
|
·
operatori coinvolti. |
Fase 2: Implementazione |
·
E’ presente per ogni paziente trattato una cartella ambulatoriale dove è
registrata tutta l'attività sanitaria erogata e vi
è evidenza
della
tracciabilità dell’applicazione dei
criteri, dei protocolli,
delle
linee
guida e
delle procedure per
l’eleggibilità, la valutazione iniziale, la presa
in carico
multidisciplinare e multiprofessionale,
la gestione del paziente
ed i percorsi
ambulatoriali;
·
è individuato un medico
responsabile per ogni attività
clinica svolta;
·
vengono fornite ad ogni paziente informazioni riguardanti la preparazione ai trattamenti ed eventuali
suggerimenti o prescrizioni per il periodo successivo a
questi;
·
vi è evidenza che la struttura ambulatoriale identifica quei pazienti
che necessitano di cure addizionali che vanno oltre lo scopo e la
missione dell’organizzazione ed indirizzano
i pazienti presso altri
centri al
fine di
effettuare ulteriori valutazioni, trattamenti e
follow-
up;
·
vengono attuate attività di promozione
della salute
in relazione alle
patologie trattate con il coinvolgimento dei pazienti e dei familiari. |
|
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opuscolo di implantologia, ortodonzia e Parodontologia |
|
·
Vi è evidenza della verifica
da parte dell’organizzazione
dell’applicazione: |
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|
·
dei protocolli e delle
procedure per la
valutazione iniziale dei pazienti, dei criteri per
l’eleggibilità e la presa
in carico multidisciplinare e multi professionale dei pazienti
ambulatoriali; |
|||||
|
·
dei trattamenti e delle
procedure per la gestione del paziente ambulatoriale per le
specifiche discipline; |
|||||
|
o
procedure operative contestualizzate relative ai
percorsi
differenziati dei
pazienti ambulatoriali. |
|||||
|
·
Vi è evidenza della periodica
revisione e del periodico aggiornamento: |
|||||
|
·
dei protocolli e delle linee
guida per la gestione del
paziente ambulatoriale secondo la Medicina Basata
sulle
Evidenze; |
|||||
Monitoraggio |
·
delle
procedure
operative contestualizzate relative ai percorsi differenziati
dei pazienti
ambulatoriali. |
|||||
|
·
Vi è evidenza del monitoraggio da parte dell’organizzazione dei tempi di
attesa per le prestazioni e
della corretta gestione
delle prenotazioni; |
|||||
|
·
vi è evidenza della
rivalutazione dei bisogni e delle condizioni
dei pazienti a intervalli
basati sulle
necessità del
paziente, al fine di determinare il risultato
delle cure, l’eventuale
necessità di ulteriori
servizi o la
pianificazione del proseguimento
della cura, la revisione
del percorso assistenziale specifico quando viene rilevato un
cambiamento delle condizioni o della diagnosi
del paziente. Tali
rivalutazioni dei pazienti sono registrate
nella documentazione
ambulatoriale; |
|||||
|
·
è effettuata la sorveglianza continua del paziente ed il monitoraggio
dei parametri vitali adeguato alle procedure cui viene sottoposto il
paziente e per tutta la durata
della prestazione, compresa la fase preoperatoria e
postoperatoria, nonché la
sorveglianza e il monitoraggio
delle possibili complicanze
cliniche |
|||||
Fase 4:
Miglioramento della qualità |
a)
Sulla base
delle analisi effettuate e
delle criticità
riscontrate, la Direzione e i singoli dirigenti effettuano una
valutazione delle
priorità, individuano e implementano specifiche azioni per il
miglioramento
della qualità dei
processi di presa in
carico dei pazienti
ambulatoriali; vi è, inoltre, evidenza del controllo
che le azioni intraprese abbiano raggiunto gli effetti
desiderati. |
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Fattore/
criterio 2 |
E’ buona prassi che
l’organizzazione descriva la tipologia e le caratteristiche delle
prestazioni e dei servizi erogati e individui i metodi di lavoro da
adottarsi, come pratica del governo clinico sui quali fondare azioni
successive di valutazione della performance e della comunicazione con i |
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Requisito
2.2.2 |
Passaggio
in cura (continuità assistenziale) e follow-up |
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da fornire 10 ev. | ||
Campo
d’applicazione |
Strutture che
erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale |
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CD | MH | |
Fase 1: Documenti di
indirizzo e pianificazione |
·
L’organizzazione ha definito, approvato e
diffuso:
·
protocolli e linee guida per
la pianificazione della
continuità assistenziale dei pazienti
(appropriatezza dei passaggi
in cura e del follow up dei pazienti ambulatoriali);
·
procedure per la
determinazione dei pazienti da sottoporre a
follow-up;
·
protocolli, linee guida e procedure per
la definizione dei collegamenti funzionali tra
il servizio ambulatoriale e
i servizi
territoriali, i
medici curanti, le strutture
sanitarie, socio sanitarie/assistenziali e sociali coinvolte
nella cura, assistenza e riabilitazione del
paziente;
·
programmi di prosecuzione delle cure a
domicilio che prevedano l’educazione e l’addestramento del
paziente e dei familiari
su tematiche
che
riguardano: procedure di emergenza, l’uso
sicuro dei
medicinali e dei presidi
medici,
le
potenziali interazioni tra
cibo e
medicinali,
la guida
alla
nutrizione del paziente,
la |
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PRO 24 PERCORSO DEL PAZIENTE CHIRURGICO |
PRO_12_PERCORSO PAZIENTE CHIRURGICO.doc |
Fase 2:
Implementazione |
·
Vi è evidenza dell’adozione da parte dell’organizzazione di modalità
strutturate per il trasferimento
delle informazioni rilevanti durante i passaggi di consegna,
i trasferimenti e i processi di
dimissione;
·
sono pianificate rivalutazioni/controlli dei pazienti secondo tipologie
e periodicità definite;
·
esiste evidenza che il paziente sia opportunamente informato sul
proseguimento delle
cure;
·
sono attuati i programmi di prosecuzione
delle cure a domicilio
e vi è evidenza delle
attività di educazione e addestramento di pazienti e
familiari;
·
vi è evidenza che
sia fornita
al paziente
specifica relazione clinica
finale per il medico
curante contenente, per i pazienti sottoposti a interventi di
chirurgia ambulatoriale:
·
le informazioni relative alla gestione
delle complicanze;
·
i nominativi degli
operatori, la procedura eseguita, l’ora
dell’inizio e
della fine
della procedura, le eventuali tecniche sedative del dolore o il
tipo di anestesia praticata e i consigli terapeutici proposti ed
eventuali riferimenti in
caso di insorgenza di problematiche a
domicilio.
·
Nel caso di complicanze non gestibili in loco, o di impossibilità al
trasferimento del paziente al proprio
domicilio,
l’organizzazione garantisce, utilizzando una specifica procedura
condivisa, il trasporto
del paziente ad una struttura ospedaliera di
riferimento, con
possibilità di ricovero, situato ad una distanza percorribile in un
tempo
che consenta il trattamento delle
complicanze. |
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|
procedura gestione MH.docx |
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Fase 3: Monitoraggio |
a)
Vi
è evidenza del monitoraggio
dell’applicazione:
o
dei processi, dei protocolli e linee guida per la continuità
assistenziale dei pazienti ambulatoriali e il coordinamento delle
cure (appropriatezza dei trasferimenti e del follow up);
o
procedure per la determinazione dei pazienti da sottoporre a
follow- up e vi è evidenza
dello svolgimento delle
rivalutazioni e dei controlli dei pazienti secondo le periodicità
pianificate; dei
programmi di prosecuzione delle
cure a domicilio e delle
attività di addestramento ed educazione dei pazienti e dei familiari/caregiver.
b)
Vi è evidenza del periodico monitoraggio e controllo da parte
della Direzione
delle modalità strutturate per
il trasferimento delle
informazioni rilevanti durante i passaggi di consegna e i
trasferimenti delle cure presso
altri ambulatori o altre tipologie di
strutture. |
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POS 16 |
lettere di dimissioni del paziente PRO_20_TRASFERIMENTO PAZIENTI.pdf |
Fase 4:
Miglioramento della qualità |
·
Sulla base delle analisi effettuate e
delle
criticità riscontrate,
la Direzione
e i
singoli dirigenti
effettuano una
valutazione delle priorità, individuano e implementano specifiche azioni
per il miglioramento
della
qualità: |
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|
|
·
dei
processi relativi a continuità assistenziale, passaggio in cura e
·
dei sistemi di
monitoraggio e valutazione della
qualità del percorso assistenziale del paziente ambulatoriale
(vedi requisito 2.2.3);
·
dell’esperienza di
cura da parte dei pazienti e dei familiari (vedi requisito
2.2.3). Vi
è, inoltre, evidenza del controllo che le azioni intraprese abbiano
raggiunto gli effetti
desiderati. |
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|
|
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Fattore/ criterio 2 |
E’ buona
prassi che l’organizzazione descriva la tipologia e le
caratteristiche delle prestazioni e dei servizi erogati e individui
i metodi di lavoro da adottarsi, come pratica del governo clinico
sui quali fondare azioni successive di valutazione della performance
e della comunicazione con i
pazienti ed i cittadini |
|
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||
Requisito 2.2.3 |
Monitoraggio e valutazione |
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da fornire 9 ev. | |
Campo d’applicazione |
Strutture che erogano prestazioni di
assistenza specialistica ambulatoriale |
|
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|
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Fase 1:
Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
L’organizzazione ha definito degli obiettivi per
la qualità
della gestione del
percorso ambulatoriale del
paziente;
·
l’organizzazione ha
selezionato gli indicatori
chiave per
la valutazione
della
performance
clinico-
assistenziale/riabilitativa tenendo conto
della “scienza” o della
“evidenza” a supporto di ogni singolo
indicatore. |
|
|
|
|
||
Fase 2: Implementazione |
·
Vi è evidenza del monitoraggio e
della valutazione del grado di conformità
delle attività ai
protocolli e alle linee
guida Evidence Based Medicine e Evidence Based Nursing
secondo quanto previsto dalle procedure (ad es. monitoraggio dei
tempi, delle modalità e
dei contenuti della presa
in carico, della
valutazione iniziale e del piano di trattamento,
della continuità
assistenziale e dimissione, in
accordo con gli obiettivi
stabiliti);
·
vi è evidenza dei
risultati del monitoraggio
degli indicatori
chiave per la valutazione
della performance clinico- assistenziale/riabilitativa tenendo conto
della “scienza” o
della “evidenza” a
supporto di ogni singolo
indicatore;
·
vi è evidenza dei risultati del monitoraggio e
della valutazione della
qualità del percorso assistenziale del paziente
ambulatoriale, dalla presa in
carico al follow
up;
·
vi è evidenza dello svolgimento di indagini sulla soddisfazione dei
pazienti e dei familiari riguardo il percorso assistenziale del
paziente ambulatoriale e/o di valutazioni della qualità del percorso
assistenziale del paziente ambulatoriale da parte delle
organizzazioni di cittadini;
·
è
presente evidenza dei risultati di un’analisi
retrospettiva su
eventi avversi, incidenti, near miss manifestati durante
l’episodio di cura/trattamento/assistenza. |
|
|
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|
cartella informatica Schede Segnalazioni Eventi - 2021.pdf Schede Segnalazioni Eventi - 2022.pdf |
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Fase 3: Monitoraggio |
a)
Vi è evidenza dell’aggiornamento in
termini di efficacia ed affidabilità
dei sistemi di misura degli esiti e della qualità dei percorsi di
cura. |
X |
|
|
|
|
|
|
·
Sulla base delle analisi effettuate e
delle
criticità riscontrate, la
Direzione effettua una valutazione
delle priorità, individua e
implementa specifiche azioni per il miglioramento
della
qualità: |
X X X X |
|
|
|
|
|
Fase 4:
Miglioramento della qualità |
·
dei sistemi di monitoraggio e valutazione
della qualità del percorso assistenziale del paziente
ambulatoriale e del percorso di
cura; |
||||||
|
·
dell’esperienza di cura da parte dei pazienti e dei
familiari. |
||||||
|
Vi è, inoltre,
evidenza del controllo che le azioni intraprese abbiano raggiunto gli
effetti desiderati. |
||||||
Fattore/
criterio 2 |
E’ buona prassi che
l’organizzazione descriva la tipologia e le caratteristiche delle
prestazioni e dei servizi erogati e individui i metodi di lavoro da
adottarsi, come pratica del governo clinico sui quali fondare azioni
successive di valutazione della performance e della comunicazione con i pazienti
ed i cittadini |
X |
|
|
|
|
|
Requisito
2.3 |
La
modalità di gestione della documentazione ambulatoriale |
X |
|
|
|
|
|
Campo
d’applicazione |
Strutture che
erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale |
X |
|
|
|
|
MH |
|
·
L’organizzazione ha formalizzato e diffuso un documento che
definisce: |
X X
X X X |
|
|
|
|
pro
09 RICHIESTA CARTELLA CLINICA NUOVA.pdf pro 10 PRO_04_Gestione RICONCILIAZIONE FARMACOLOGICA |
|
·
i requisiti per la redazione, l’aggiornamento,
la conservazione e la
verifica della documentazione ambulatoriale e del registro
operatorio (per i pazienti sottoposti a interventi di chirurgia
ambulatoriale) nonché le relative modalità di controllo; |
||||||
Fase 1: Documenti di indirizzo e pianificazione |
·
uno specifico campo nel foglio
ambulatoriale dedicato alla riconciliazione dei farmaci e di
altre tecnologie (transition) ai
fini della sicurezza dei
pazienti nei trasferimenti nell’ambito di diversi setting
assistenziali;
·
gli aspetti legati al tema della
privacy e della
riservatezza delle
informazioni, della sicurezza
nell’accesso alla documentazione ambulatoriale e tenuta dei dati, ivi
compresa la loro integrità,
nel rispetto e in ottemperanza alla legislazione e alla normativa
vigente in
materia; |
||||||
|
·
i
tempi di
accesso
alla
documentazione ambulatoriale; |
||||||
|
·
le modalità per le attività
di valutazione della qualità
della documentazione
ambulatoriale e l’implementazione di azioni correttive
se necessario. |
Fase
2: Implementazione |
·
Gli elementi che caratterizzano la presa in
carico del paziente, il processo assistenziale e che
garantiscono la continuità assistenziale sono tracciati all’interno
della documentazione
ambulatoriale;
·
la
comunicazione e l’invio
della
documentazione ambulatoriale ai professionisti all’interno del
servizio e ai
colleghi di strutture esterne è garantita in tempo utile. |
|
|
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||
Fase
3:
Monitoraggio |
·
della qualità
della documentazione
ambulatoriale;
·
del soddisfacimento
delle
regole che caratterizzano la gestione
della
documentazione;
·
del rispetto dei
tempi definiti per
l’accesso alla documentazione ambulatoriale. |
|
|
|
|
evidenzec.2/LINEE GUIDA RADIOTERAPIA 2022 FIRMATE (1).pdf | |
|
·
Sulla base delle analisi effettuate e
delle
criticità riscontrate, la
Direzione effettua una valutazione
delle priorità ed
individua e implementa
specifiche azioni per il miglioramento: |
|
|
|
|
||
|
·
della qualità
della documentazione
ambulatoriale; |
||||||
Fase 4:
Miglioramento della qualità |
·
della
politica relativa alla
privacy e alla riservatezza
delle informazioni contenute
nella documentazione
ambulatoriale;
·
della
sicurezza nell’accesso e tenuta dei dati contenuti
nella documentazione
ambulatoriale, ivi compresa la loro
integrità; |
||||||
|
·
dei
tempi
di accesso
alla documentazione ambulatoriale. |
||||||
|
Inoltre
vi è evidenza del controllo che le azioni intraprese abbiano
raggiunto gli effetti desiderati (vedi requisito 7.1). |